Comitato strategico
Il Comitato strategico rappresenta l’organo decisionale della Cooperazione.
È composto da:
- un rappresentante della Banca d’Italia, che svolge anche la funzione di Presidente del Comitato;
- un rappresentate per ogni intermediario, bancario o finanziario, partecipante all’iniziativa;
- un rappresentante per ogni associazione di categoria, bancaria o finanziaria, partecipante all’iniziativa;
- il coordinatore dei Gruppi funzionali interbancario e interfinanziario.
Il Comitato strategico si riunisce di norma due volte l’anno (in giugno e in dicembre) ed è convocato dalla Segreteria tecnica per conto del Presidente del Comitato. Alle riunioni del Comitato strategico possono partecipare, in qualità di osservatori, altri rappresentanti della Banca d’Italia – addetti ai Servizi “normatori” e/o statistici – e delle associazioni di categoria che non partecipano al Comitato. Possono inoltre partecipare alle riunioni, su invito del Comitato e in qualità di osservatori, i rappresentanti delle società fornitrici di software realizzati sulla base della documentazione PUMA. Alle riunioni partecipa, inoltre, un elemento della Segreteria tecnica che cura la predisposizione dei verbali e delle attività amministrative correlate.
Il Comitato strategico deve principalmente:
- definire il perimetro e/o gli ambiti normativi che saranno oggetto di intervento sulla documentazione Puma;
- definire le priorità di intervento sulla documentazione PUMA;
- predisporre il piano pluriennale dei progetti da realizzare;
- individuare le risorse da assegnare ai singoli progetti;
- monitorare periodicamente lo stato di attuazione dei progetti pianificati;
- rivedere, di concerto con i Gruppi funzionali, le priorità dei progetti in relazione a eventuali aggiornamenti nel quadro normativo di riferimento;
- supervisionare l’attività dei Gruppi funzionali interbancario e interfinanziario
- definire le linee generali sulla comunicazione (ad esempio, in merito alla gestione delle informazioni da pubblicare sul sito della PUMA);
- approvare le richieste di partecipazione all’iniziativa;
- deliberare l’eventuale esclusione dalla partecipazione all’iniziativa di uno o più membri in presenza di gravi motivi;
- monitorare le attività di analoghe iniziative in seno alle autorità europee statistiche e di vigilanza e individuare adeguate modalità di coordinamento, interazione e raccordo con esse, ai vari livelli.